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ISO 30415_2021
“Gestione delle risorse umane – Diversità e inclusione”
La norma internazionale ISO 30415:2021 affronta un tema di primaria importanza: “Gestione delle risorse umane – Diversità e inclusione”. Si tratta di un argomento delicato quanto imprescindibile per tutte le organizzazioni che operano oggi sui mercati globali. Nelle organizzazioni è emersa la necessità di integrare e dare valore alle persone pur nelle loro diversità e specificità, creando un ambiente di lavoro inclusivo.
Si tratta di una scelta etica, ma che si trasforma anche in una strategia vincente per le imprese.
La valorizzazione delle diversità e dell’inclusione rappresentano un’opportunità per creare valore. Ciò aiuta a conseguire un ulteriore vantaggio competitivo e reputazionale
Offriamo un servizio professionale di Attestazione di ente terzo per garantire le capacità e competenze di un’organizzazione nel promuovere e valorizzare i parametri di Diversità e inclusione all’interno della propria attività e nei processi di gestione delle risorse umane.
L’importanza non solo etica, ma anche strategica, dei temi trattati, ha spinto l’ UNI a tradurre e pubblicare in lingua italiana la norma internazionale ISO 30415:2021 “Gestione delle risorse umane – Diversità e inclusione”. Tale norma è stata elaborata in sede internazionale nell’ambito del comitato tecnico ISO/TC 260 “Human resource management” (Working group WG 8 “Diversity and inclusion”), i cui lavori sono interfacciati a livello nazionale dall’UNI/CT 038 “Responsabilità Sociale delle Organizzazioni”. Richiamando le tematiche affrontate anche con la certificazione per la parità di genere, previste dal Pnrr Missione 5, sottolinea la fondamentale efficacia delle azioni intraprese dall’organizzazione al fine di creare un ambiente di lavoro inclusivo delle diversità.
Lo sviluppo di un ambiente di lavoro inclusivo richiede difatti un impegno costante ed un contributo di tutta l’organizzazione in termini di politiche, processi, pratiche organizzative e comportamenti consci e inconsci delle singole persone.
Consentiamo all’organizzazione di ottenere una verifica delle proprie competenze e capacità da parte di un ente terzo secondo i valori di imparzialità e neutralità. Un ente che garantisca una procedura di audit e la conseguente emissione dell’attestato, svolta con professionalità e soprattutto in tempi brevi.
UNIPdR 125_2022 Parità di genere
Gli aspetti principali dello schema di riferimento per la Certificazione della Parità di Genere sono:
• Uno sgravio contributivo pari a 1% e fino a 50mila euro all’anno, alle aziende private in possesso della certificazione di pari opportunità;
• Un punteggio premiale per la concessione di aiuti di stato e/o finanziamenti pubblici in genere.
• Nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture, il possesso di una certificazione di parità di genere dal punteggio più alto determinerà un miglior posizionamento in graduatoria.
La legge n. 162/2021 prevede a partire dal 1° gennaio 2022 la certificazione della parità di genere sul posto di lavoro per eliminare il divario di retribuzione tra uomini e donne.
Viene istituito l’obbligo per le aziende con più di 50 dipendenti di redigere un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni e in relazione allo stato di assunzioni. Questo rapporto deve essere compilato e trasmesso dalle aziende alle RSA entro il 31 dicembre, ogni 2 anni.
Nel caso in cui il datore di lavoro non ottemperi a tale obbligo sono previste sanzioni e verifiche ad opera dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, le quali verranno introdotte con specifici decreti ministeriali.
La certificazione di parità, peraltro, è una delle misure che il Governo ha inserito nel Pnrr, nella missione 5, «Inclusione e coesione», tra le politiche per il lavoro, destinando a questa finalità 10 milioni di euro.
Per le aziende virtuose sconto dell’1% sui contributi fino a 50mila euro all’anno.